Abruzzo, Corte dei Conti boccia bilancio 2016. Atti trasmessi a Palazzo Chigi e al Mef


I magistrati contabili: gli inadempimenti riscontrati ne minano validità e legittimità. Comportamenti gravi e reiterati


di Ilaria Proietti
Categoria: ABRUZZO
15/07/2017 alle ore 23:13



No. Non è bastato neppure che di fronte alla Corte dei Conti sfilasse l’intero stato maggiore della regione Abruzzo. Luciano D’Alfonso in prima fila, accompagnato, tra gli altri dal presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e da Ebron D’Aristotile, l’uomo che ha la borsa delle casse dell’amministrazione Ebron D’Aristotile. Ebbene nonostante il governatore abbia provato a difendersi, i magistrati contabili gli hanno detto chiaro e tondo che no, non ci sono scuse. E hanno bocciato la sua amministrazione alla prova del bilancio. Inviando inoltre gli atti a Roma alla Presidenza del Consiglio e al ministero dellonomia perchè prendano provvedimenti.

Il giudizio dei magistrati contabili contenuto nella delibera del 13 luglio è implacabile: “gli inadempimenti riscontrati sono in grado di minare alla base la validità e finanche la legittimità del bilancio di previsione”. Così non va, insomma. E si continua a sbagliare: anche il previsionale 2017-2019 sconta la stessa indeterminatezza che fa dire alla Corte. “La gravità dei comportamenti appare reiterata ed aggravata dall’accumularsi di ulteriore incertezza, sia sul disavanzo effettivo del passato, sia su quello che, con le inadempienze riscontrate e l’inottemperanza alle nuove regole contabili, di fatto, la Regione potrebbe aver già accumulato”.

 

Il risultato? Se va male, il fatto che non sia certa l’entità del disavanzo potrebbe legittimare un utilizzo improprio delle eventuali maggiori entrate per il finanziamento di spese anziché coprire il buco pregresso. Se va molto male, invece, potrebbe verificarsi che una volta accertata la voragine non si sia più in tempo a varare un piano di ammortamento per evitare il baratro. Certo, conforta che il debito della regione sia in diminuzione e si attesti comunque alla ragguardevole cifra di 1,5 miliardi. Ma perché nel frattempo non sono stati contratti nuovi mutui. Che però sono previsti, dalla legge di bilancio 2016 già messa nel mirino dalla stessa Corte dei Conti che ha avuto da ridire sulla copertura degli oneri previsti dal provvedimento.

 

Ma quel che più pesa è l’incertezza. E le inestricabili stranezze contabili. Si naviga a vista con continue variazioni di bilancio: sono state quasi 40 tra il 2016 e i primi mesi del 2017. E d’altra parte inquieta, ad esempio, un’anomala previsione di bilancio: un miliardo previsto sia in entrata, che in uscita. Un'anticipazione di cassa rimasta, poi, inutilizzata fino a fine esercizio. Inutile chiedere lumi.

 

"Il bilancio di previsione 2016 - scrive ancora la Corte dei Conti - fallisce l’obiettivo prefissatosi di essere il punto di partenza per il riallineamento del ciclo di bilancio”. Considerazioni che si proiettano “in tutta la loro gravità anche al bilancio di previsione 2017-2019”. Una aleatorietà delle cifre che mette una seria ipoteca sull’equilibrio di bilancio “garantito attraverso l’iscrizione di un avanzo di amministrazione del tutto presunto”