Abruzzo, Federalberghi: mai così male negli ultimi 20 anni, a luglio presenze in calo del 35%


Gianmarco Giovannelli ad Impaginato.it: "terremoto e Rigopiano ci hanno marchiato come regione dannata. Ma vero handicap sono carenze strutturali settore. Rilanciare tavolo con assessore Lolli"


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
05/08/2017 alle ore 12:23



L'estate è entrata nel vivo e finalmente è tempo di vacanze. E' un momento decisivo anche per gli operatori del settore turistico. Se a livello nazionale le stime di Federalberghi evidenziano incoraggianti segnali di ripresa, l'Abruzzo sperimenta una condizione opposta. Gianmarco Giovannelli, presidente della Federalberghi Abruzzo e componente della giunta di Federalberghi nazionale, lancia il grido d'allarme. "Nella nostra regione è l'estate più difficoltosa degli ultimi 20 anni - dice l'esponente dell'associazione di categoria a Impaginato.it -. Fino a metà luglio ci sono stati numeri negativi, che indicano un calo delle presenze turistiche che oscilla tra il 20 e il 35 per cento e in alcune zone si arriva addirittura al 50 per cento". Non resta che sperare su un recupero ad agosto e la clemenza del meteo per portare a casa un settembre discreto.

Fatto sta che almeno finora in Abruzzo la stagione langue rispetto al resto dell’Italia. A livello nazionale il giro d'affari del settore alberghiero si attesta sui 22 miliardi di euro, in crescita del 2,2 per cento rispetto al 2016. Agosto resta il mese clou per le vacanze degli italiani, che quest'anno in molti casi hanno scelto però di posticipare le ferie a settembre (il 12,4 farà questa scelta rispetto al 9,2 per cento dello scorso anno).Quale che sia il mese e le modalità scelte per le ferie, complessivamente saranno oltre 34 milioni gli italiani che si muoveranno per le vacanze quest'estate.

A sentire Giovannelli, però, non saranno moltissimi quelli che punteranno sull'Abruzzo: "L’inizio di questa estate è stato traumatico e impattante: in parte ce lo aspettavamo, ma non in modo così eclatante ed è chiaro che ci sarà un crollo di fatturato". Quali le ragioni? “ Si sono sommate diverse coincidenze negative che anche in parte il destino pare averci riservato” afferma il numero uno di Federalberghi Abruzzo riferendosi al terremoto e alla tragedia di Rigopiano. “Tutti eventi che non hanno proiettato un'immagine serena e sicura del nostro territorio”. Sull’Abruzzo quest’anno pesa, dunque, il marchio di "regione dannata".

Ma ovviamente il destino non può spiegare tutto. Sulle presenze turistiche infatti incidono innanzitutto le carenze di sistema: "Problemi territoriali e ambientali che si sono accumulati negli anni, senza trovare soluzioni immediate, hanno in parte indotto la domanda a considerare l’offerta abruzzese poco credibile". Poi naturalmente c’è pure la crisi e le difficoltà economiche delle famiglie, "che spesso non riescono ad accantonare risorse sufficienti per andare in vacanza". Le difficoltà crisi del turismo abruzzese non fa differenze e, secondo Giovannelli, colpisce allo stesso modo sia la costa che le zone interne. "I prodotti economici più importanti dell’offerta turistica abruzzese, prodotto-mare e prodotto-montagna, sono stati colpiti in modo grave . Non ci sono stati programmi di comunicazione dedicati su questi prodotti e all'ospitalità abruzzese, che invece finora ha sempre ottenuto un grande riscontro. Anche l’extra alberghiero quest’anno ha registrato un crollo importante, ma non riusciamo a conoscere i flussi reali, per problematiche legate alla diffusione dei dati, che da tempo abbiamo sollecitato". E il calo delle prenotazioni ha innescato ulteriori dinamiche negative. "A macchia di leopardo c’è stata una guerra dei prezzi al ribasso, che sicuramente non porterà nulla di buono né per la categoria né per la percezione della qualità dei nostri servizi".